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SMI: in calo del fatturato del comparto della filatura (-1,7%)

gennaio 27 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, Prato

Anche nel 2015, analogamente a quanto rilevato nel triennio precedente, l’industria italiana della filatura incassa una performance complessivamente negativa in termini di turnover, anche se in progressiva decelerazione.

Secondo le elaborazioni preliminari effettuate da Sistema Moda Italia e diffuse alla vigilia di Pitti Filati 78 (in programma dal 27 al 29 gennaio a Firenze), il fatturato settoriale è stimato mediamente in calo del -1,7% su base annua, portando così il giro d’affari al di sotto dei 2,9 miliardi di euro.

Più in dettaglio, la filatura laniera ha assistito ad un incoraggiante miglioramento grazie soprattutto al ritrovato favore sperimentato oltreconfine nella seconda metà dell’anno; la filatura cotoniera, di contro, ha visto invertire il trend accusando un nuovo deterioramento delle performance, specialmente all’estero. Infine, la filatura liniera, pur confermando l’evoluzione positiva, mostra un affievolimento dei ritmi di crescita messi a segno nel 2014. Anche il valore della produzione dovrebbe evidenziare un peggioramento (-3,5%).

Se per tutto il primo semestre del 2015 i mercati esteri hanno deluso, nella seconda parte dell’anno si è profilato un recupero: le esportazioni hanno chiuso i dodici mesi del 2015 al -1,1%, con un fatturato intorno agli 862 milioni di euro. Parallelamente l’import si è mosso su ritmi piuttosto deboli e dovrebbe archiviare un aumento limitato al +0,7%, per un ammontare complessivo sugli 840 milioni di euro. A fronte del suddetto andamento dell’interscambio con l’estero il saldo commerciale della filatura si conferma positivo, scendendo però a 22 milioni. Considerando invece il versante occupazionale, il 2015 registra una tenuta, dopo anni di gravosi arretramenti.


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