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Soddisfazione totale per l’ultima edizione di Pitti Uomo

gennaio 20 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

«E’ stato un Pitti Uomo grande e bellissimo! Un’edizione straordinaria, con un’affluenza molto maggiore di quella che ci attendevamo. Dall’offerta, con il record di quasi 1.200 espositori, all’organizzazione, abbiamo fatto un percorso senza errori», si rallegra in un’intervista rilasciata a FashionMag il patron del salone maschile, Raffaello Napoleone, che si è detto anche molto contento del successo ottenuto dagli eventi speciali organizzati dalla fiera.

«Fra i nuovi talenti, la sfilata di una grande griffe come Marni e lo spettacolo di Olivier Saillard e Tilda Swinton, c’è stata un’ottima alchimia. E questo non succede ogni volta», nota. Altro elemento di successo, “Born in the USA” e “Unconventional”, le nuove sezioni proposte in questa 87a edizione, che sono state particolarmente apprezzate.

Pitti Uomo 87 ha registrato una grandissima affluenza italiana ed internazionale, per un totale di 35.000 presenze – Foto: E.P FashionMag.com
Secondo le cifre di chiusura pubblicate dagli organizzatori, la fiera, svoltasi a Firenze dal 13 al 16 gennaio, ha attirato un totale di 35.000 visitatori, fra i quali quasi 24.000 buyer, contro i 20.800 dell’anno scorso, con un incremento del 15% rispetto a gennaio 2014: +17% i buyer italiani e +11% i buyer stranieri, il cui numero totale è arrivato a 8.650.

L’incredibile ondata di persone confluite alla Fortezza da Basso, dove si è svolto il salone, aveva già dato un segnale molto positivo, così come l’atmosfera che si respirava tra gli stand, con espositori e buyer complessivamente molto soddisfatti, per non dire entusiasti.

“Per noi Pitti rappresenta la manifestazione di riferimento per la moda maschile, tanto che quest’anno abbiamo deciso di raddoppiare il nostro spazio espositivo, con uno stand di 160 metri quadrati”, ha spiegato a FashionMag un entusiasta Marco Baldassari, uno dei fondatori del marchio casual chic Eleventy. “Avevamo dei timori vista la situazione congiunturale, invece è stata un’edizione strepitosa, con moltissime presenze internazionali, in particolare americane, e presenze altamente qualificate, aspetto fondamentale. Ho inoltre notato che anche il mercato italiano, rispetto a precedenti edizioni, ha vistro la presenza dei migliori buyer nazionali”, conclude l’imprenditore.

Il primo giorno, in particolare, si è registrato un incremento vertiginoso dei visitatori: ben il 75% in più rispetto all’edizione di gennaio 2014, un aumento cui ha contribuito anche il cambiamento di date del Pitti Uomo, che l’anno scorso era stato penalizzato dal calendario internazionale delle manifestazioni e si era trovato costretto a debuttare il 7 gennaio, in pieno inizio dei saldi e a ridosso delle festività.

Giovanni Bianch, Ad e responsabile ufficio stile della storica azienda Lubiam (Luigi Bianchi Mantova, fondata nel 1911) ha dichiarato di riscontrare in fiera molto più entusiasmo e affluenza, oltre ad un aumento della voglia di cambiare e investire. “Ho notato più attenzione e interesse da parte dei buyer, che affrontano maggiormente con noi discorsi di sviluppo e di crescita, in particolare i grossi gruppi”.

“Trovo che a questo Pitti ci siano stati molti più compratori internazionali e, in generale, molti più dello scorso anno”, ha ribadito a FashionMag anche Alessio Meda, Direttore Generale della filiale italiana di Rossignol.

Pareri globalmente condivisi da tutte le aziende che FashionMag ha incontrato nei quattro giorni della kermesse fiorentina, da Lardini a Gaudì, da WP Lavori a Antony Morato, da La Martina a Barbisio, da Bench a Gas, da Pringle of Scotland a Alberto Guardiani, da Happiness a Jeckerson… per non citare che alcuni nomi.

Primo salone della stagione autunno-inverno 2015/16, questo Pitti Uomo pare, dunque, essere di buon auspicio per le prossime manifestazioni. La chiusura del Bread & Butter di Berlino si è fatta sentire a Firenze, percepita anche grazie al considerevole incremento dei buyer del Nord Europa (Svezia +37%, Danimarca +50%, Norvegia +50%, Finlandia +52%), sebbene non si debba dimenticare che Pitti abbia sempre avuto nella moda maschile un’offerta trasversale, che va a coprire a 360° tutti i segmenti del menswear, contrariamente al Bread & Butter, che aveva come focus principale lo sportswear.

Nel dettaglio dei mercati esteri presenti, sempre in testa come numero di compratori assoluti il Giappone (+2% a questa edizione), seguito dalla Germania (+10%) e in crescita quasi tutti i paesi europei (Gran Bretagna +16%, Olanda +2,5%, Grecia +32% , Spagna +17%, Svizzera +24%, Portogallo +45%). La Francia, ormai da qualche stagione il primo mercato di riferimento per il menswear italiano, ha registrato un +35%.

Sul versante extra-europeo, la Cina mette a segno un +20%, gli Stati Uniti registrano un +5,5% (incremento che assume un peso ancora maggiore considerando la qualità dei buyer d’oltreoceano, rappresentati di grandi department store e gruppi del retail di grande portata); ottime performance anche per il Medio Oriente, il Canada, il Messico, l’India, il Sud Africa, Singapore, Taiwan e la Thailandia.

Come si prevedeva, le sanzioni americane ed europee contro la Russia, conseguenti alla crisi ucraina, hanno provocato delle analoghe misure da parte di questo Paese e portato un calo dei buyer provenienti da entrambe le nazione: -33% dalla Russia, -38% dall’Ucraina.

In Fortezza da Basso protagonista delle collezioni per l’uomo del prossimo autunno/inverno è uno stile sofisticato ma contemporaneo, per un uomo consapevole, che sempre più cerca sartorialità, tailor made e capi personalizzati. Grande attenzione anche agli accessori, dalle calzature, con un’offerta molto più ampia in fiera, agli occhiali, le borse, gli zaini, le cravatte, le sciarpe…

Un gentiluomo moderno che spazia tra gli stili e le epoche, porta in città marchi un tempo specializzati solo in abbigliamento sportivo invernale che diventano sempre più ‘urban’ (Rossignol, Moon Boot…), indossa giacche color panna e tinte chiare (tra le proposte di Lardini per l’AI 2015-16), panciotti e pantaloni in flanella con l’elastico in fondo (Eleventy)… Contaminazioni, di generi e stili, per un risultato easy e casual chic.

Un Pitti Uomo senza precedenti, ove i frutti del made in Italy hanno portano una ventata di ottimismo. Dei risultati record, grazie ai quali l’Italia riesce ad aggiudicarsi un primato assoluto a livello mondiale. Qualcosa a cui non siamo più abituati: essere noi i primi.


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