Tessile-moda: previsioni positive per il 2017
giugno 15 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, PratoIl 2016 è stato un anno di crescita per l’industria italiana del tessile-moda, con il fatturato che raggiunge i 52,8 miliardi di euro (+0,9% rispetto al 2015). Bene anche l’export (+1,7%), che ha rappresentato nel 2016 il 56% del turnover totale, nonostante le difficoltà geo-politiche. È quanto emerge dall’Assemblea annuale dei soci di Sistema Moda Italia.
Le previsioni sul primo semestre 2017 indicano un fatturato in crescita del +2,3%, frutto di una variazione pari al +2,5% per il tessile e al +2,1% per l’abbigliamento-moda. Le stime relative ai primi sei mesi dell’anno riflettono un andamento più positivo del mercato interno, ma sono anche dovute al confronto con un primo semestre 2016 particolarmente critico.
Per l’intero 2017, le stime attuali indicano che il settore tessile-moda dovrebbe registrare un fatturato totale pari a 53,8 miliardi di euro, in crescita dell’1,8% rispetto al 2016. Anche il saldo commerciale è previsto in crescita, a quota 9,1 miliardi (+1,6% rispetto al 2016).
Claudio Marenzi, presidente di Smi, ha però voluto allargare lo sguardo al quadriennio del suo mandato di presidente di Smi, affermando: “Dal 2013 a oggi, il sistema tessile-abbigliamento-moda è cresciuto nel complesso del 4,2%, contro un aumento dell’1,8% del Pil nazionale e del 3,2% della meccanica, la prima industria italiana”. I motivi sono da ricercare secondo Marenzi nel “carattere famigliare delle nostre imprese, che talvolta è stato un limite al loro sviluppo, ma questa volta ha agito da motivazione, concentrando investimenti, risorse ed energie per affrontare la crisi e sfruttarla come opportunità di sviluppo”. Opportunità che vanno colte anche per ciò che riguarda il futuro, a partire da “quelle generate dall’accordo Ceta appena siglato con il Canada, senza aver timore delle politiche protezionistiche, ad esempio statunitensi. E dobbiamo avere il coraggio di proseguire con sempre maggior determinazione sulla strada della sostenibilità e dell’innovazione: Industria 4.0 è un nostro traguardo e può veramente essere un acceleratore di crescita” ha concluso Marenzi.