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UIP: “Scandalosa la decisione della Commissione europea sul “made in”

ottobre 26 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

La decisione della Commissione Europea di ritirare il regolamento per la denominazione di origine dei prodotti extraUE, atto approvato a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo (l’unica istituzione europea eletta dai cittadini) nell’autunno del 2010, appare grave e contraddittoria.

Grave perché evidentemente il concetto di democrazia e trasparenza della Commissione Europea non è il nostro, andando a disconoscere un atto espressione della volontà popolare.

Contraddittoria perché solo poche settimane fa in un incontro a Bruxelles sono state annunciate politiche a sostegno del manifatturiero con addirittura un piano per la reindustrializzazione.

Contradditoria anche perché siamo stati abituati ad una iperregolamentazione su quasi tutti i prodotti e solo su questo tema appaiono resistenze quantomeno sospette.

Appare ancora più grave se si considera che in oltre 140 Paesi al mondo vige una legislazione che consente al consumatore di sapere l’origine del prodotto che sta acquistando.

Quella per il made in non è quindi una battaglia di retroguardia né tantomeno protezionistica ma semplicemente affermare il principio di consentire al cittadino europeo il diritto di effettuare scelte consapevoli nei propri acquisti, diritto che la Commissione ha concesso in altri comparti, ad esempio nel settore alimentare.

Continueremo la nostra mobilitazione a cominciare dai contatti con i parlamentari europei e con le nostre sedi associative sia in Italia che a Bruxelles.

 


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