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Unicredit: 700 milioni per investimenti alle imprese italiane

marzo 19 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

Sottoscritti nei giorni scorsi a Milano tre accordi tra Unicredit e la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per un totale di 700 milioni di euro di finanziamenti a medio-lungo termine. Di questi, 200 milioni andranno alle imprese che creano nuova occupazione giovanile, 400 agli investimenti per le PMI e 100 alla protezione ambientale con riferimento particolare ai progetti finalizzati a fronteggiare e prevenire i danni delle calamità naturali.

Gli accordi, si legge in una nota, sono destinati “a fornire nuove risorse al tessuto produttivo italiano”. I finanziamenti per l’occupazione giovanile rientrano nel programma “Jobs for Youth”, attivato dalla BEI dopo il Consiglio Europeo di Bruxelles del giugno 2013. La linea di credito di 200 milioni aperta a UniCredit è destinata a PMI, Mid-Cap e Start-up innovative al fine di favorire nuova occupazione per i giovani nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Con questa operazione, il totale delle risorse BEI dedicate all’Italia con il “Jobs for Youth” sale a 440 milioni.

“La collaborazione consolidata che abbiamo con UniCredit si rafforza – commenta Dario Scannapieco, vicepresidente BEI – con queste operazioni, tutte finalizzate a far arrivare nuove risorse al tessuto produttivo italiano in una fase in cui iniziano a manifestarsi primi segnali di ripresa”.

Per Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, “i nuovi accordi confermano l’impegno della nostra banca a favore del sistema imprenditoriale italiano e ci consentono di rafforzare ulteriormente con interventi a medio lungo termine l’aiuto alle imprese per agganciare la ripresa”. E questo, “con una particolare attenzione a un tema che ci sta molto a cuore, come quello dell’occupazione giovanile”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda il finanziamento per l’occupazione giovanile, dei 200 milioni di euro che vengono messi a disposizione, per il tramite di UniCredit e UniCredit Leasing, possono beneficiare dei prestiti le PMI (fino a 250 dipendenti) e le Mid-Cap (fino a 3.000 dipendenti) che rispondano almeno a uno dei seguenti requisiti: hanno assunto almeno un lavoratore (tre per le Mid-Cap) di età compresa fra i 15 ed i 29 anni nei sei mesi precedenti la domanda di prestito o lo assumeranno nei sei mesi successivi; offrono programmi di formazione professionale o stage per i giovani; hanno stipulato un accordo di cooperazione con un istituto tecnico, scuola, o università per impiegare giovani; presentano un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuto da giovani sotto i 29 anni. I progetti finanziabili non potranno superare l’importo di 25 milioni.

I 400 milioni di euro per le PMI sono destinati al finanziamento sia di nuovi investimenti sia di quelli in corso, purché non ancora ultimati. Gli interventi, relativi ad aziende attive in tutti i settori produttivi potranno riguardare l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati; l’acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa.

La terza linea di credito (100 milioni) è destinata al finanziamento di investimenti finalizzati alla ricostruzione di infrastrutture nei settori dell’industria, del turismo e dell’agricoltura situati nelle regioni colpite da disastri naturali (Sardegna, Emilia-Romagna, Toscana e Liguria i casi più recenti). Con tale linea sarà possibile anche finanziare le opere di prevenzione come, a titolo esemplificativo, quelle antisismiche o quelle destinate al risanamento idrogeologico dei territori italiani.


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