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Ecodistretti 2012 Prato prima su 100 distretti italiani per la sotstenibilità ambientale

giugno 6 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, Prato

Primo per politiche ambientali sui 100 distretti esaminati: è il lusinghiero risultato riportato dal distretto di Prato a seguito del Rapporto Ecodistretti promosso dalla Rete Cartesio. Prato scala quindi in pochi anni diverse posizioni (era sesta nella precedente indagine, risalente al 2009) e conquista la vetta della classifica davanti ad altri due distretti toscani, il cartario di Capannori e la concia di Santa Croce.

La Rete Cartesio è costituita da sei regioni (Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna: maggiori informazioni qui) ed ha la funzione di promuovere i temi della sostenibilità ambientale nelle filiere produttive nazionali. Il Rapporto Ecodistretti classifica i sistemi produttivi  italiani sulla base delle iniziative che questi hanno progettato e realizzato per l’attuazione degli indirizzi delle politiche ambientali nazionali ed europee. Il Rapporto Ecodistretti è redatto con il coordinamento scientifico, per conto di Cartesio, di una società specializzata e certificata di livello internazionale, Ambiente Italia; hanno collaborato lo IEFE dell’Università Bocconi, componenti del Comitato Tecnico Scientifico della Rete Cartesio (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ERVET Emilia Romagna, Gemini Ist di Roma), personale tecnico delle Regioni della rete e alcuni rappresentanti dei distretti.

Quella del 2012 è la sesta edizione, la seconda promossa dalla rete Cartesio e risalente al 2009 (la prima edizione è dell’anno 2000), l’ultima delle quali, promossa sempre dalla Rete Cartesio, risale al 2009. L’edizione 2012 è particolarmente significativa: per la prima volta infatti sono stati valutati 100 distretti, la quasi totalità dei sistemi produttivi locali italiani, che contano (limitatamente alle attività caratterizzanti il settore produttivo del distretto) 120.000 imprese.

La valutazione si basa su 6 indicatori: la presenza di infrastrutture ambientali finalizzate alla riduzione dell’inquinamento ed alla gestione di rifiuti ed energia; la diffusione di tecnologie ambientali all’interno delle imprese; il numero di aziende fornite di certificazione ambientale; i marchi ed etichette ambientali nei prodotti del distretto; la presenza di programmi di controllo ambientale; la realizzazione di progetti di eco-innovazione.

Soddisfazione è stata espressa dai soggetti che hanno collaborato al recente conseguimento dell’attestazione EMAS di distretto: il percorso EMAS infatti, assieme ad altre iniziative realizzate sul territorio, ha contribuito in maniera determinante al risultato. I promotori e coordinatori del progetto EMAS per il distretto di Prato sono il Comune di Prato, la Provincia di Prato e l’Unione Industriale Pratese. I partecipanti al soggetto promotore sono i Comuni di Montemurlo e di Vernio, la Camera di Commercio di Prato, il Pin, l’Asm, il Consiag, Legambiente, il Consorzio Progetto Acqua e Saperi srl.

Hanno collaborato e collaborano i comuni di Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano e Vaiano; Gida; Interporto della Toscana centrale; Macrolotto 2; Cna e Confartigianato di Prato.

La nota della Rete Cartesio che illustra in dettaglio l’indagine

“Questa prima posizione fra la quasi totalità dei sistemi produttivi italiani è un risultato che deve renderci orgogliosi. L’impegno per l’ambiente che contraddistingue da sempre l’industria pratese ha dato certamente un contributo importante. Ha avuto i suoi effetti, senza dubbio, l’approccio responsabile e attento alle tematiche ambientali che le imprese di Prato hanno avuto negli anni e tuttora hanno, pur nelle difficoltà che stanno attraversando.” ha commentato Franco Ciampolini, vicepresidente Unione Industriale Pratese.

 


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