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Lo screening della Camera di Commercio sul territorio pratese

giugno 5 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

10^ GIORNATA DELL’ECONOMIA

Uno sguardo a 360 gradi sul territorio nel rapporto economico provinciale distribuito questa mattina nel corso dell’evento. Interessante il focus sulle imprese, realizzato tramite 200 interviste agli imprenditori

Se il 2011 e’ stato un anno molto complicato per l’economia pratese, che come tutte le realtà manifatturiere ha dovuto fare i conti in maniera più pesante con la crisi, per il 2012 le imprese del territorio stanno cercando di andare avanti per trovare soluzioni e individuare nuove strategie, coscienti del fatto che prima di tornare ai livelli pre-crisi ci vorrà del tempo. E’ uno screening a 360 gradi del territorio quello presentato questa mattina dalla Camera di Commercio di Prato nel corso della Giornata dell’Economia, raccolto del Rapporto sull’economia provinciale realizzato dall’Istituto Tagliacarne. Credito, demografia imprenditoriale, export, ricettività, lavoro, sono tutti i temi affrontati all’interno del rapporto, che fanno una fotografia del territorio aggiornata al 2011.

“Il rapporto evidenzia luci e ombre in relazione al nostro territorio, ma soprattutto mette in evidenza anche le nostre contraddizioni – commenta Carlo Longo, presidente della Camera di Commercio di Prato – Ci sono molti aspetti sui quali dobbiamo lavorare, in primo luogo l’attrazione di giovani sul nostro territorio, di giovani preparati e ambiziosi, che possano trovare a Prato lo spazio e il modo di poter dare forma alla loro idea imprenditoriale. Dobbiamo lavorare perché Prato possa diventare un laboratorio dell’area metropolitana, facendo leva sugli spazi lasciati liberi dal manifatturiero che sono una sfida interessante sulla quale si può giocare il nostro futuro”.

E per cercare di capire quali sono le previsioni per il 2012 e quali sono le aspettative delle imprese, sono state intervistate 200 aziende di comparti diversi per fare un quadro generale della situazione attuale.  Sono le imprese del commercio quelle che sembrano aver avvertito maggiormente la crisi: nel 2011 il 47,5% delle intervistate ha dichiarato di aver diminuito il proprio fatturato e il 57,5% prevede per il 2012 una ulteriore diminuzione.  Sul fronte del mercato del lavoro, durante il 2011 il 15,5% delle imprese intervistate ha dovuto fare i conti con degli esuberi di personale, mentre il 79% delle imprese ha mantenuto stabili le proprie unità di personale. Gli esuberi hanno interessato soprattutto le imprese manifatturiere (25% del totale) e le società di capitali (21,4%).  Passando alle previsioni per il 2012, l’87% delle imprese prevede stabilità sul numero di addetti; previsioni più ottimistiche per il settore edile con un 7,5% di imprese che prevedono aumento di personale.  Sulle possibili soluzioni, un coro quasi unanime nelle risposte: il 60% delle imprese intervistate crede che sia necessaria una visione del sistema di tassazione per le aziende, mentre il 32,5% individua nell’agevolazione all’accesso al credito la soluzione.

 


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