Moda, Tessile, Abbigliamento

Marzotto: “Sguardo ai nuovi mercati emergenti, velocità e connettività”

maggio 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

Pitti Immagine ha presentato le prossime manifestazioni fieristiche che si svolgeranno a Firenze, rispettivamente:  Pitti Uomo e  Pitti W, dal 14 al 17 giugno; Pitti Bimbo dal 23 al 25 giugno; Pitti Filati, per la 5^ volta insieme a , PRIMA – Moda e Tessuto, dal 5 al 7 luglio.

Il presidente Gaetano Marzotto ha invitato gli imprenditori a cavalcare una ripresa confermata dall’andamento di questi primi mesi del 2011 ma ha anche chiesto al Governo uno sforzo per permettere alle aziende di essere più competitive sullo scenario internazionale, a partire da provvedimenti sul costo del lavoro, che avrebbero ricadute positive sui consumi.

“Nonostante la ripresa in Italia si registrano ancora consumi molto bassi, dovuti ad una dispersione enorme – ha dichiarato Marzotto – Bisogna quindi lavorare per dare fiducia al consumatore italiano, oltre che investire nei giovani e nei nuovi brand“. “Riteniamo fondamentale la grande crescita della Germania – ha poi concluso Marzotto – ma accanto ad una Grecia ancora in difficoltà, mercati come Spagna e Portogallo si stanno riprendendo rispetto agli ultimi anni. Oltre all’area BRIC vediamo inoltre dinamicità su nuove piazze come l’Indonesia“.

Sono stati poi illustrati i dati dell’indagine svolta dal Centro Studi SMI su un campione di oltre 130 imprese operanti in tutti gli stadi della filiera. I risultati hanno mostrato da parte degli imprenditori un cauto ottimismo. Nel primo trimestre di quest’anno infatti, il fatturato del tessile-moda ha registrato  un incremento stimato del 5,6%  diviso tra tessile con il +7,6% e il settore abbigliamento-moda con il +4%. Bel balzo in avanti delle esportazioni con un + ’8,5%. In particolare, il tessile riconferma tassi di sviluppo a due cifre, con un +11,9%, mentre l’abbigliamento mette a segno un +7,5%. Nel computo del 2010 sono sempre le esportazione a fare da volano per lo sviluppo del settore. Il recupero complessivo è stato infatti del +10,4% su base annua. Ritorna in area positiva anche l’import, registrando nei 12 mesi un +14,8%  e determinando così un lieve assottigliamento del saldo commerciale (-0,7%).

Germania e Francia che rimangono i mercati più performanti ma crescono anche le esportazioni verso la Spagna e soprattutto quelle verso il Regno Unito (+18,8%) e gli Usa (+18,8%). Più lieve ma comunque positivo il dato per Giappone e Russia ma il dato più positivo arriva da Hong Kong, con un +33,8%, e dalla Cina che registra un +28,9%. A beneficiare di questi dati sono stati soprattutto i comparti filati e tessuti, rispettivamente con un +24,5% e un +11,5%, ma anche la maglieria (+11,2%), mentre per l’abbigliamento e la calzetteria le vendite all’estero avanzano più lentamente: +5,4% e +4,7%. Ma non sono tutte rose e fiori. Preoccupa infatti l’instabilità del mercato delle materie prime e il dato negativo dei consumi interni (contrazione del 2,2% in termini di spesa corrente). Altro dato negativo la contrazione degli addetti che scendono di circa 23.650 posti di lavoro (-4,9%) mentre sono circa 1400 le aziende che hanno gettato la spugna (-2,6%).

l.s.


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