Moda, Tessile, Abbigliamento

Milano Unica apre martedì e a marzo sbarca in Cina

febbraio 6 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Como, Eventi, News, Prato

 

Pechino è tra i primi sbocchi per le stoffe made in Italy”.

Milano Unica, la rassegna dedicata ai tessuti italiani che aprirà i battenti martedì prossimo nei padiglioni di Fieramilanocity, sbarcherà presto in Cina. Il Paese asiatico è infatti diventato uno dei principali clienti delle stoffe made in Italy. «Pechino – ha detto ieri il presidente di Milano Unica, Silvio Albini – assieme a Hong Kong è tra i primi mercati di sbocco per i tessuti italiani, secondo solo alla Germania. Da qui la nostra decisione di realizzare in Cina due edizioni di Milano Unica, una a Pechino, l’altra a Shanghai. Nella capitale debutteremo a fine marzo, dal 28 al 30, con il padiglione Milano Unica Cina nell’ambito dell’importante fiera Intertextile Beijing».
L’annuncio è stato fatto ieri durante la presentazione della prossima edizione della prestigiosa rassegna tessile, nella quale è confluita anche Ideacomo, per decenni vetrina dei migliori tessuti serici prodotti sul Lario.
La 14ª edizione di Milano Unica, che si svolgerà da martedì 7 a giovedì 9 febbraio nella vecchia sede della Fiera, al Portello, metterà in mostra le più raffinate collezioni di tessuti italiani ed europei per la stagione primavera-estate 2013, comprese le stoffe dei setaioli comaschi.
Nonostante il rallentamento delle produzioni tessili a fine 2011 e le incertezze sul 2012, la prossima edizione vede la sostanziale riconferma del numero di espositori – 440 di cui 76 provenienti da altri Paesi europei – rispetto a un anno fa. «Si tratta – ha detto Albini – di un bel segnale di fiducia, della voglia di continuare a investire e scommettere sul futuro da parte degli imprenditori italiani ed europei di un settore, quello delle tessiture, che resta il cuore del successo dell’abbigliamento che si colloca nei segmenti medio-alti e di lusso».
Il 2011, secondo i dati elaborati da Sistema Moda Italia, ha fatto segnare risultati positivi. Il fatturato delle tessiture italiane è cresciuto in media del 10,2%, per un valore di 8,4 miliardi di euro, con un aumento delle esportazioni del 7,3%, pari a 4,5 miliardi di euro. Tuttavia, gli incrementi registrati in termini di valori non corrispondono a una crescita anche sul fronte dei volumi. In particolare, come quantità l’export è calato del 2%.
Tra le destinazioni più dinamiche le aree extra Unione Europea (+12,3%), mentre le vendite all’interno della Ue sono cresciute del +7,2%. Primo sbocco dei tessuti italiani si conferma il mercato tedesco (+8,2%). In crescita pure Francia (+9,4%) e Romania (+26,3%). Oltre alla Cina (+27,7%), bene anche Turchia (+17,4%) e Stati Uniti (+7,6%). In calo, invece, Tunisia (-2,3%) e Spagna (-27,2%).

 

 


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